Cos’è la colpa cattolica?
Hai fatto qualcosa di sbagliato ultimamente? Ti ha fatto sentire il petto incredibilmente pesante? Ti stai ancora struggendo per quello che hai fatto come se fosse appena successo? Ti senti come se avessi fatto un torto a Dio in un certo senso? E ti vergogni di parlargli di quello che hai fatto?
Se hai risposto “sì” alle prime tre domande, non preoccuparti. Sei proprio come ogni altro essere umano con una coscienza lavorativa. Sei colpevole.
Ma se hai risposto “sì” anche alle prossime due domande, potresti sentirti ancora più in colpa. Ciò potrebbe derivare dal tuo senso di colpa cattolico.
Cos’è la colpa cattolica?
Prima di arrivare a questo, dobbiamo prima rispondere alla domanda fondamentale: “ perché ci sentiamo in colpa? ”
Gli psicologi studiano da tempo questo fenomeno. Sigmund Freud associava il bisogno inconscio di punizione al senso di colpa inconscio.
Da un punto di vista cognitivo, il senso di colpa è un’emozione che proviamo quando crediamo di aver ferito profondamente qualcuno. Il punto di vista cognitivo ci dice che sono i nostri pensieri che controllano i nostri sentimenti. Quel senso di colpa persistente segue immediatamente i nostri pensieri secondo cui abbiamo causato dolore, che siano veri o no.
Il grado di senso di colpa che proviamo varia da persona a persona. Quel grado potrebbe essere il risultato di come i nostri genitori ci hanno cresciuto e di quali valori ci hanno trasmesso.
Cosa rende la colpa cattolica diversa dalla colpa normale?
Dovresti essere cattolico per provare un senso di colpa cattolico (è un po’ nel nome). Ma in realtà è il senso di colpa opprimente sperimentato dalle persone di fede. È probabile che la colpa cattolica sia derivata dai rigidi insegnamenti della chiesa. È questa sensazione che sei nato naturalmente peccatore e dovresti sempre esserne colpevole.
Sono stato cattolico per gran parte della mia vita e so esattamente come ci si sente. Come altri ordini religiosi, la fede cattolica ha le proprie regole e usanze da seguire. Crescendo, ho sempre avuto questa sensazione inquietante quando infrangevo quelle regole.
Se lasciato senza controllo, il senso di colpa cattolico potrebbe aggravarsi rapidamente. Nella sua forma più estrema può trasformarsi in “scrupolosità”. La scrupolosità è il disturbo ossessivo-compulsivo verso alcune pratiche o insegnamenti religiosi. La scrupolosità è quella vocina nella tua testa che ti urla costantemente di non calpestare i piccoli gusci d’uovo del cattolicesimo. In sostanza, trasforma quella che è una bella fede in qualcosa di così banale.
La scrupolosità ti riempie la testa di ansie e preoccupazioni inutili, pensando che in qualche modo stai peccando quando non è così. Alcuni sintomi includono preoccupazioni eccessive sulla blasfemia, sulla purezza, sull’andare all’inferno e sul comportarsi moralmente.
È brutto sentirsi in colpa cattolica?
Il senso di colpa non è esattamente costruttivo. Alcuni direbbero che è più egocentrico di quanto si pensi. Se chiedi scusa a qualcuno, è perché vuoi liberarti del senso di colpa che provi? Oppure è perché tieni sinceramente a quella persona e sei dispiaciuto per quello che hai fatto?
Potresti chiederti la stessa cosa quando provi un senso di colpa cattolico. Sono sinceramente dispiaciuto per ciò che ho fatto contro il Signore? Oppure voglio liberarmi di questo pesante fardello? Molte volte diamo importanza a cose che non sono poi così importanti per Dio. E altrettante volte agiamo per paura della frusta invece che per amore.
Il mio problema con il senso di colpa cattolico è che spesso ci fa allontanare da ciò che Dio vuole veramente per noi. È contraddittorio rispetto a come Egli intendeva che fossimo. Non siamo stati fatti a sua immagine e somiglianza? ( Gen 1:27 NIV ) È per questa virtù che penso che dovremmo vivere la vita con gratitudine e grazia.
Come dovremmo allora trattare la colpa cattolica?
In sostanza, la colpa cattolica non è malvagia, assolutamente. Se i nostri cuori fossero al posto giusto, potrebbe essere una cosa bellissima.
“Dio infatti ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia vita eterna”.
– Giovanni 3:16 NIV
Il versetto sopra è probabilmente il più famoso tra i cristiani di tutte le denominazioni. È un verso così bello se ci pensi davvero. Non è stato perché eravamo liberi dal peccato che Dio ha mandato Suo Figlio per salvarci. È perché ci ha amati prima di ogni altra cosa che possiamo avere la vita eterna in cielo.
Per aver ricevuto un amore così grande, la nostra risposta naturale non dovrebbe essere quella di amarlo anche noi? Non dobbiamo vivere nella paura ma nella celebrazione della vita con la quale Egli ci ha benedetti.
“Poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”.
– Romani 3:23 NIV
Inciamperemo nel nostro viaggio con Dio. Non c’è una sola grande persona che non abbia ceduto al peccato ad un certo punto. Perfino Davide, l’uomo secondo il cuore di Dio, non era in grado di farlo. Ciò che possiamo fare con i peccati che abbiamo commesso è affrontarli. Dovremmo sentirci colpevoli per aver commesso dei peccati, ma subito dopo dovremmo pentirci sinceramente.
“ Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni iniquità”.
– 1 Giovanni 1:9 NIV
Possiamo inciampare davanti al Signore, ma Egli è sempre pronto ad accettare i figli e le figlie prodighi che siamo. Ciò non vuol dire che possiamo agire in qualsiasi modo ci sembri accettabile. Dovremmo portare l’amore e la grazia che Egli ci ha mostrato ed emularlo nella nostra vita.