Bere è un peccato per i cattolici?

Le persone bevono per vari motivi. Alcuni bevono per sfuggire alla loro situazione, mentre altri bevono per festeggiare. Ma per i cattolici bere alcolici può avere anche implicazioni morali e religiose. Con tutta la dottrina della Chiesa sui vizi e simili, è naturale chiedersi: bere è un peccato?

Da un punto di vista morale, l’alcol viene spesso trattato con polarità. Alcune persone pensano che sia un male necessario e che le celebrazioni non siano complete senza alcol. Mentre altri vedono il bere come un’attività riprovevole che può corrompere l’anima.

Quindi è un peccato bere alcolici?

Bere, di per sé, non è necessariamente un peccato. Se ricordi, il primo miracolo di Gesù fu trasformare l’acqua in vino ( Giovanni 2:1-11 ). Non solo approvava il bere vino, ma lui stesso beveva vino in diverse occasioni. Se questo è il caso, allora si può dire con certezza che l’alcol non è intrinsecamente immorale.

Esiste infatti anche un vino sacramentale o vino d’altare specificamente destinato alle celebrazioni eucaristiche. E molte celebrazioni cristiane spesso comportano il consumo di vino e l’allegria.

Il problema, però, arriva quando si abusa di alcol.

Quando sei ubriaco, non avrai il pieno controllo delle tue facoltà. Le tue capacità decisionali e di pensiero critico sono significativamente compromesse. Questo ti porta a fare cose che altrimenti non faresti quando sei sobrio, come risse e imprecazioni eccessive. In casi estremi, può persino portare a molestie sessuali e omicidi.

Quindi vedi, bere alcolici non è un peccato mortale. Ma abusare di bevande alcoliche può portare al peccato.

Cosa dice la Bibbia riguardo al consumo di alcol?

Ci sono molti versetti della Bibbia sul bere e sull’ubriachezza. Ma tutto ciò porta alla stessa cosa: bere non è peccaminoso finché è moderato.

Prendiamo ad esempio questo versetto dell’Antico Testamento:

Fa crescere l’erba per il bestiame e le piante da coltivare, traendo cibo dalla terra: vino che allieta i cuori umani, olio che fa risplendere i loro volti e pane che sostiene i loro cuori”. – Salmo 104:14-15

Dice specificamente che il vino è un dono di Dio che rende felici i nostri cuori umani. Come l’olio e il pane, nasce dai frutti che crescono sullo stesso terreno che ci fornisce il cibo.

Nel Nuovo Testamento Gesù non solo ha trasformato l’acqua in vino. Anche lui beveva e fu addirittura accusato dai farisei di essere un ubriacone:

“È venuto il Figlio dell’uomo, mangiando e bevendo, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori.” – Luca 7:34

Ovviamente il Figlio dell’Uomo non è un ubriacone. Ma allora il bere faceva parte della vita quotidiana delle persone. Invece di condannarli, Gesù capì, cosa che gli valse l’ira dei farisei ipocriti.

Ciò non fa altro che rafforzare l’insegnamento della Chiesa secondo cui il consumo di alcol va benissimo.

Ma se ne abusi, non sei migliore delle persone che sprecano la loro vita nei piaceri mondani. E questo, secondo San Pietro, non è il vero segno distintivo di un cristiano:

“Poiché hai trascorso abbastanza tempo in passato facendo ciò che i pagani scelgono di fare: vivendo nella dissolutezza, nella lussuria, nell’ubriachezza, nelle orge, nelle gozzoviglie e nell’idolatria detestabile.” 1 Pietro 4:3

Ricordatevi che essere cristiano e cattolico significa seguire le orme di Cristo. Ciò include la condivisione delle Sue sofferenze. Se indulgiamo in questi piaceri mondani, non saremo in grado di condividere la sua sofferenza. Né meriteremo di ereditare il regno di Dio.

Come possiamo evitare di abusare di alcol?

L’alcol è un tipo divertente. È diventata una norma sociale celebrare le cose con cibo e bevande. Ma il confine che separa la celebrazione dall’ebbrezza è spesso labile. E molti di noi bevono senza conoscere i propri limiti.

Ma secondo un Catechismo cattolico :

La virtù della temperanza dispone a evitare ogni tipo di eccesso: l’abuso del cibo, dell’alcool, del tabacco, delle medicine.

San Tommaso definisce la temperanza come la “disposizione dell’animo che lega le passioni”. In parole povere significa autolimitazione volontaria.

Può sembrare semplice, ma praticare la temperanza richiede una volontà d’acciaio. Devi avere una forte determinazione e un altrettanto forte senso di autodisciplina.

Per riassumere, Dio ha creato il vino e il bere per il nostro divertimento. Ce li ha donati come un dono che rallegra i cuori umani. L’alcol fa male quando se ne abusa. Ma se preso con moderazione, può regalare momenti indimenticabili e ricordi meravigliosi con gli amici.

Spero che questo post ti abbia dato un po’ di conforto se hai intenzione di bere qualcosa presto. Saluti!