Preghiera a San Rocco

La festa di San Rocco si celebra il 16 agosto e se stai cercando una preghiera a San Rocco il Pellegrino per pregare questo santo, su questo sito puoi trovarla.

Qui sotto puoi leggere la preghiera a San Rocco, patrono dei cani e poi ti racconteremo di lui, potrai conoscere meglio la sua storia e la sua vita santa.

preghiera a San Rocco

Completa la preghiera di San Rocco

Qui di seguito avrete una preghiera di San Rocco per pregare questo santo patrono degli animali e al quale potete fare la petizione di cui avete bisogno:

O benedetto San Rocco, patrono dei malati, abbi pietà di coloro che giacciono su un letto in grande sofferenza. Il tuo potere era così grande quando eri in questo mondo con noi che con il segno della croce, molti sono stati guariti dalle loro terribili malattie. Ora che sei a riposo in cielo, il tuo potere non è minore. Offri dunque a Dio i nostri sospiri e le nostre lacrime e ottieni per noi quella salute e quel benessere che cerchiamo con tutti i nostri mezzi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Ripetere tre volte: San Rocco, prega per noi, affinché siamo preservati da ogni infermità del corpo e dell’anima.

Circa San Rocco

La festa di San Rocco (1295-1327), patrono dei cani e dei chirurghi, e contro le pestilenze e le epidemie, si celebra il 16 agosto. San Rocco rinunciò a una vita privilegiata per lavorare tra gli infettati dalla peste nera e, così facendo, contrasse lui stesso la malattia. Il suo servizio disinteressato e i miracoli di guarigione gli valsero il manto della santità.

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Nato in una ricca famiglia governativa di Montpellier, in Francia, la madre di San Rocco riconobbe immediatamente la grande pietà e il potenziale religioso di suo figlio, poiché egli nacque con una voglia rossa a forma di croce sul petto.

La sua infanzia fu trascorsa nell’educazione e nelle attività dei ricchi, ma fu anche attratto dalla vita religiosa. Già all’età di cinque anni si dedicò a varie mortificazioni corporali e, contro la volontà dei suoi genitori, invitava spesso i poveri e i malati a casa sua per dare loro cibo e alloggio. Dopo la morte di suo padre all’età di dodici anni e di sua madre all’età di venti, Roque distribuì le sue ricchezze tra i poveri, consegnò le redini del governo a suo zio ed entrò nell’ordine francescano.

Una volta terziario francescano, San Rocco viaggiò in Italia, vestito come un pellegrino mendicante, fermandosi lungo la strada per curare le vittime della peste bubbonica che incontrava. Si fermò ad Aquapendente, colpita dalla peste, e si dedicò agli appestati, curandoli con la preghiera e il segno della croce. Poi visitò Cesena e altre città vicine, e infine Roma.

La leggenda dice che ovunque egli visitasse, il terribile flagello scompariva davanti al suo potere miracoloso. Visitò Mantova, Modena, Parma e altre città, con gli stessi risultati. Nella città di Piacenza, gravemente devastata dalla morte nera, San Rocco stesso contrasse la peste.

Anche se la sua salute si indebolì, continuò a lavorare in tutta la città, guarendo miracolosamente molti semplicemente toccandoli e facendo il segno della croce sulla testa dei malati.

San Rocco andò a morire nella foresta, ma fu aiutato da un cane fedele. Il cane gli dava da mangiare dalla tavola del suo padrone ogni giorno, e San Rocco alla fine si riprese. Trascorse i cinque anni successivi nella foresta, vivendo come un eremita, pregando il Signore. Dopo un po’ di tempo, tornò a Montpellier, ma questo zio non lo riconobbe, perché la malattia, gli anni di servizio e l’eremitaggio avevano fatto il loro corso. Pensando che fosse una spia (poiché la Francia era in piena guerra civile), fu arrestato e imprigionato per cinque anni, che San Rocco sopportò senza lamentarsi al servizio del Signore. Si dice che durante questo periodo fu curato da un angelo. Fu solo alla sua morte che fu scoperta la voglia sul suo petto, e il governatore fu molto addolorato per la perdita.

San Rocco fu sepolto con la pietra tombale dell’angelo sotto la sua testa. Il suo corpo è racchiuso in una tomba di vetro nella chiesa di San Rocco a Venezia, Italia. Dalla sua morte, è stato invocato in processioni e preghiere per scongiurare epidemie e pestilenze. La sua vita ci ricorda che il servizio alla nostra comunità è di grande importanza, e che il Signore si prende cura del suo popolo che ama gli altri… anche a grande rischio di sé!

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