Citazioni di Alfred Lord Tennyson

Alfred Tennyson, primo barone Tennyson, era un poeta britannico. Fu il poeta laureato di Gran Bretagna e Irlanda durante gran parte del regno della regina Vittoria e rimane uno dei poeti britannici più popolari. Alfred Tennyson è nato il 6 agosto 1809 a Somersby, nel Regno Unito. Alfred aveva 83 anni quando morì il 6 ottobre 1892, Lurgashall, Regno Unito.
In questo articolo troverai citazioni ispiratrici di Alfred Lord Tennyson.
65 Citazioni e detti di Alfred Lord Tennyson
Se avessi un fiore per ogni volta che ti penso… potrei passeggiare per il mio giardino per sempre.
Suona il vecchio, suona il nuovo, Suona, campane felici, attraverso la neve: L’anno sta finendo, lascialo andare; Risuona il falso, risuona il vero.
La felicità di un uomo in questa vita non consiste nell’assenza ma nel dominio delle proprie passioni.
Perché mi sono tuffato nel futuro, fin dove l’occhio umano poteva vedere, ho visto la visione del mondo e tutte le meraviglie che sarebbero state.
Il nostro non è chiederci perché. Il nostro è solo fare o morire.
Non posso riposarmi dal viaggio: berrò la Vita fino alla feccia: tutte le volte che ho goduto molto, ho sofferto molto, sia con coloro che mi amavano, sia da solo.
Lascia che il grande mondo giri per sempre lungo i solchi risonanti del cambiamento.
Che cos’è se non un problema di formiche nello splendore di un milione di milioni di soli?
I nostri piccoli sistemi hanno il loro momento; Hanno il loro giorno e cessano di esistere… E tu, o Signore, sei più di loro.
Nel pomeriggio arrivarono in una terra in cui sembrava sempre pomeriggio. Tutt’intorno alla costa l’aria languida sveniva, respirando come chi ha un sogno stanco.
Eppure pensavo di vederla stare, un’ombra lì ai miei piedi, alta sulla terra ombrosa.
Vorrei seguire l’amore, se possibile; Ho bisogno di seguire la morte, che mi chiama; Chiama e seguo, seguo! lasciatemi morire.
Maud alla luce della sua giovinezza e della sua grazia, canto della morte e dell’onore che non può morire, finché potrei piangere per un tempo così sordido e meschino, e per me stesso così languido e vile.
Il vecchio ordine cambia, lasciando il posto al nuovo… almeno per buona consuetudine dovrebbe corrompere il mondo.
In primavera la fantasia di un giovane si rivolge con leggerezza ai pensieri d’amore.
La rosa rossa grida: “È vicina, è vicina”; E la rosa bianca piange: “È in ritardo”; Lo sperone ascolta: “Sento, sento;” E il giglio sussurra: “Aspetto.
Così trovo ogni luogo piacevole in cui noi due eravamo soliti incontrarci, il campo, la camera e la strada, perché tutto è buio dove non sei
A volte trovo che sia un mezzo peccato esprimere a parole il dolore che provo, perché parole come la natura, per metà rivelano e per metà nascondono l’anima interiore
Faccio parte di tutto ciò che ho incontrato; Eppure ogni esperienza è un arco attraverso il quale brilla quel mondo inesplorato, il cui margine svanisce per sempre e per sempre quando mi muovo.
Lo ritengo vero, con colui che canta ad un’unica chiara arpa in diversi toni, affinché gli uomini possano elevarsi sui trampolini dei loro sé morti verso cose più elevate.
Prega per la mia anima. Dalla preghiera si ottengono più cose di quante questo mondo sogni: perciò lascia che la tua voce sgorghi come una fontana per me notte e giorno.
Perché gli uomini possono venire e gli uomini possono andare, ma io vado avanti per sempre…
La speranza sorride dalla soglia dell’anno che verrà, sussurrando ‘sarà più felice’…
O amore, o fuoco! una volta attirò con un lungo bacio tutta la mia anima attraverso le mie labbra, come la luce del sole beve la rugiada.
Perdona il mio dolore per una tua creatura rimossa che ho trovato così bella. Confido che viva in te e lì lo trovo più degno di essere amato.
La città è costruita secondo la musica, quindi mai costruita affatto, e quindi costruita per sempre.
Lo specchio si incrinò da una parte all’altra. “La maledizione si è abbattuta su di me”, gridò la Signora di Shalott
Musica che è più gentile sullo spirito, di palpebre stanche su occhi stanchi.
La mia forza è come la forza di dieci, perché il mio cuore è puro.
E a volte attraverso lo specchio azzurro i cavalieri arrivano cavalcando a due a due.
I boschi marciscono, i boschi marciscono e cadono…
Lasciamo che la conoscenza cresca sempre di più, ma in noi dimori una maggiore riverenza; Quella mente e quella anima, d’accordo, possono creare una musica come prima, ma più vasta.
Così funziona il mio sogno, ma cosa sono? Un bambino che piange nella notte Un bambino che piange per la luce E senza linguaggio se non un grido.
Dolce è il vero amore che si dona invano, e dolce è la morte che toglie il dolore.
Così tanti mondi, così tanto da fare, così poco da fare, così tante cose da essere.
Un uomo aveva dato ogni altra beatitudine, e tutto il suo valore terreno per questo, per sprecare tutto il suo cuore in un bacio sulle sue labbra perfette.
E questo spirito grigio brama nel desiderio di seguire la conoscenza come una stella calante, oltre i limiti estremi del pensiero umano.
Mai, oh! mai, niente morirà; Il ruscello scorre, Il vento soffia, La nuvola fugge, Il cuore batte, Niente morirà.
Solo per questo sulla Morte scaccio l’ira che si accumula nel mio cuore: ha messo le nostre vite così distanti che non possiamo sentirci parlare.
E il giorno della mia gioia era puro e perfetto come dico?
Le parole, come la natura, per metà rivelano e per metà nascondono l’anima interiore.
Ma oh, per il tocco di una mano scomparsa, e il suono di una voce che è quieta!
Questa follia ci è venuta addosso a causa dei nostri peccati.
Ma una marea come quella che si muove sembra addormentata, troppo piena per rumore o schiuma, quando ciò che attingeva dall’abisso sconfinato torna a casa.
E dall’oscurità vennero le mani che penetrano nella natura, plasmando gli uomini.
Com’è noioso fermarsi, porre fine, arrugginire senza bruciarsi, non brillare nell’uso! Come se respirare fosse vita!
Se non ti concentri su ciò che stai facendo, ciò che stai facendo non è ciò a cui pensi.
Quindi ora ho giurato di seppellire tutto questo cadavere di odio, mi sento così libero e così chiaro per la perdita di quel peso morto
C’è più fede nel dubbio onesto, credetemi, che nella metà delle fedi.
Il mio scopo è quello di navigare oltre il tramonto e i bagni di tutte le stelle occidentali fino alla morte.
Perché le parole, come la Natura, per metà rivelano e per metà nascondono l’Anima interiore.
A loro non rispondere, a loro non ragionare, a loro ma a fare e morire.
Nelle parole, come le erbacce, mi avvolgerò, come i vestiti più grossolani contro il freddo
La virtù – essere buoni e giusti – Ogni cuore, quando ben setacciato, è un grumo di polvere più calda, mescolato con astute scintille dell’inferno. – La visione del peccato
Proseguo la ricerca nonostante il giorno, la notte, la morte e l’inferno.
Lasciò la tela, lasciò il telaio, fece tre passi per la stanza
Ecco, non sappiamo nulla; Posso solo confidare che il bene arriverà finalmente – lontano – finalmente, per tutti, e ogni inverno si trasformerà in primavera.
Lo ritengo vero, qualunque cosa accada; Lo sento quando sono più addolorato; È meglio aver amato e perso che non aver mai amato affatto.
È inconcepibile che l’intero Universo sia stato creato semplicemente per noi che viviamo su questo pianeta di terza categoria con una luna di terza categoria.
E quali delizie possono eguagliare quelle che agitano le profondità interiori dello spirito, quando chi ama ma non conosce, raccoglie una verità da chi ama e conosce?
Nemmeno una o due volte nella nostra bella storia dell’isola, la via del dovere era la via verso la gloria.
A loro non rispondere, a loro non ragionare, a loro ma a fare e morire. Nella valle della Morte cavalcarono i seicento.
Vide i poli nevosi di Marte senza luna, quel meraviglioso cerchio di luce lattiginosa sotto Orione, e quelle stelle doppie di cui una più luminosa è circondata dall’altra
Seguire il cervo? Seguire Cristo Re. Vivi puro, dici il vero e il giusto sbagliato, segui il Re – altrimenti perché nascere?
Una volta in un’ora d’oro getto sulla terra un seme. Lassù arrivò un fiore, diceva la gente, un’erbaccia.
20 brevi citazioni di Alfred Lord Tennyson
Una bugia che è mezza verità è la più oscura di tutte le bugie.
Berrò la vita fino ai lieviti.
La quieta sensazione di qualcosa di perduto
Sono parte di tutto ciò che ho incontrato.
Loro non per ragionare sul perché, loro ma per fare e morire
È meglio aver amato e perso che non aver mai amato affatto.
Le parole ‘lontano, molto lontano’ hanno sempre avuto uno strano fascino.
Rimango Padrona di me stessa e della mia anima
Con la preghiera si ottengono più cose di quante questo mondo possa sognare.
Per aver sempre vagato con il cuore affamato.
La vita è breve ma l’amore è LUNGO
Devo perdermi nell’azione, per non appassire nella disperazione.
Così tristi, così freschi i giorni che non ci sono più.
Il guscio deve rompersi prima che l’uccello possa volare.
Sono mezzo stufo delle ombre”, disse la Signora di Shalott.
Sforzarsi, cercare, trovare e non cedere.
A volte il cuore vede ciò che è invisibile agli occhi.
La conoscenza arriva, ma la saggezza rimane.
I sogni sono veri finché durano, e non viviamo nei sogni?
Venite amici, non è troppo tardi per cercare un mondo nuovo.